Grande prova di resistenza in condizioni “estreme” nella giornata di ieri per i due triatleti del Triathlon Team Pezzutti in gara alla terza edizione del ChallengeVenice. Stefano Sambati e Luca Vettorel hanno superato a pieni voti l’infernale Ironman veneziano, con temperature da bollino rosso fin dal mattino. Vettorel ha concluso con successo il suo 1° Ironman in carriera, un momento che sognava da quando si è avvicinato alla “triplice”, sei anni fa. Sambati, invece, aveva già partecipato nel 2016 al 1° Challenge Venice nel ruolo di guida per un atleta non vedente. Un amante delle gare su queste distanze, con alle spalle tante esperienze in Italia e non solo.
Partenza alle 6.30! Il percorso si snodava tra la laguna di Venezia, Marghera e Parco San Giuliano: 3,8 km a nuoto in laguna, 172 km in bici suddivisi in 7 giri da 23 km circa (più i collegamenti da e per la zona cambio) e la maratona finale al Parco San Giuliano da 41,5 km. La seconda e la terza frazione erano leggermente più brevi delle canoniche di un Ironman, cioè 180 km e 42.2 km.

Vettorel ha nuotato bene, con un ritmo costante, rallentando un po’ nella parte finale, ma cercando di mantenere la calma. «Appena entro in acqua – racconta invece Sambati – mi viene il dubbio di non trovarmi in laguna vista l’acqua abbastanza mossa e per questo fatico un po’. Nuoto forte, spingendo verso la corrente contraria che mi divide dal parco, dove ci aspetta la T1». La successiva frazione in bici era ricca di cambi di direzione e di insidie, ma Stefano si è destreggiato bene, spingendo sui pedali come in una cronometro (5:15 il suo tempo). «La frazione bike cerco di pedalarla in maniera regolare, senza forzature – spiega Vettorel – e alla fine riesco a stare senza faticare più di tanto sui 33 km/h di media, concludendo in 5:30».
E al Parco San Giuliano è iniziato il vero “inferno”, con il percorso della maratona quasi interamente esposto al sole, che ha messo in crisi chiunque. Sambati ha stretto i denti, anche considerato il suo problema alla caviglia, e con caparbietà ha completato la maratona in 4:44, chiudendo la gara in 11:33. Vettorel aveva ancora una buona gamba dopo la frazione in bici e ha gestito le forze residue, dandoci dentro per i primi 25 chilometri e resistendo nella parte finale (4:36 il crono). Luca ha concluso così il suo 1° Ironman in 12 ore e 1 minuto, tagliando il traguardo mano nella mano con la figlia Camilla. «La gara che sognavo da quando ho iniziato a fare questo sport – racconta – L’ho finita davvero! Devo ancora realizzare il tutto, ma sto “sudando” felicità da ieri».

STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN

STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN

STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN

STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN

STEFANO SAMBATI E LUCA VETTOREL FINISHER AL CHALLENGE VENICE, IN UNA GIORNATA DA VERI IRONMAN

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