Si sono svolti domenica 16 aprile 2023 a Quinzano d’Oglio (BS) i Campionati Italiani di Duathlon classico no draft. Presente anche il Triathlon Team con Giacomo Bruno ai nastri di partenza. Dopo la performance di due settimane fa a Imola che, nonostante l’ottimo crono non aveva soddisfatto  l’atleta del TriTeam, Bruno si è rifatto a Quinzano d’Oglio, chiudendo la gara con un ottimo tempo (1:58:20) e un meritatissimo terzo posto.

La gara si è rivelata fin da subito una sfida per Bruno, soprattutto con se stesso: «non ero partito al top della condizione, non fisicamente, ma mentalmente e se la testa non aiuta, puoi essere super preparato ma non vai avanti lo stesso. La prima frazione di corsa è stata durissima, un continuo saliscendi, tra campi e fango con addirittura delle scalinate da correre. Sono partito forte staccando subito il gruppo insieme a quello che sarebbe stato il primo. All’ottavo km sono stato raggiunto dal terzo, mentre il primo era già andato via. Da lì ho proprio avuto un crollo definitivo, rallentando e con l’intenzione di ritirarmi dopo la prima frazione». Fortunatamente, però, l’atleta del Triathlon Team non ha desistito e, proprio nel momento più difficile, è riuscito a far tesoro della sua esperienza di atleta e a trovare la necessaria forza mentale, oltre a quella fisica. «In zona cambio mi sono detto: proviamoci comunque. Una frazione bici ondulata e abbastanza ventosa. Al 15°km mi supera il quarto e da li è scattato in testa qualcosa. Soffri di più e non pensi a niente. Ho ripreso il terzo (che sottolineo essere un caro amico e mi ha pure incitato a spingere più forte una volta superato) a circa 5km dalla fine scendendo davanti in zona cambio. Gli ultimi 5km di corsa erano ancora più complessi dei primi 10: due giri del parco, tra sterrato, scalini, su e giù dove era impossibile mantenere un ritmo costante, e con i crampi che iniziavano a farsi sentire. Ho aumentato il margine di vantaggio sul quarto a circa un minuto, il secondo era circa ad un minuto ma non avevo forze per raggiungerlo. Ho chiuso la gara in 1 ora 58′ 19″, ben sotto le 2 ore che rappresentano un muro per questa distanza».

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