Partenti: 2600. Arrivo in 12h27′. In mezzo, tutto il coraggio di Alessandro Guerin, che pur con il menisco rotto, ha concluso il suo primo Ironman, quello del lago di Klagenfurt. Ecco, rigorosamente live, il suo racconto dell’impresa. Godetevelo sino all’ultima parola, perchè sembra di essere in gara con lui.

Ore 04.30 inizia la giornata di un aspirante IRONMAN, colazione rapida con dell’acqua, marmellata, fette biscottate e una fettina di strudel…preferisco non mangiare molto prima di scendere in acqua, un ultimo controllo al materiale pronto per l’alimentazione in gara e via in zona cambio a preparare la bici: gonfiaggio ruote e posizionamento alimenti per la gara, borracce , gel, barrette il tutto ben testato nei lunghi mesi di preparazione. Preparo anche la borsa del Special needs (il rifornimento personalizzato) per la bici dove inserisco un panino con marmellata ed alcuni gel (potassio,magnesio). Ore 06.30, mi porto sulla riva del lago, l’adrenalina e la tensione salgono…ma bisogna mantenere calma e relax; continuo a guardare la prima boa in mezzo al lago, il sole fa capolino, si prospetta una giornata di sole magnifica per i turisti, un pochino meno per chi deve fare12 ore di gara ! C’è un silenzio surreale ognuno dei 2600 triathleti è immerso nei propri pensieri. Cerco una posizione di partenza adeguata, so di essere scarso (molto scarso) nel nuoto e quindi cerco di rilassarmi al massimo, scambio qualche parola con alcuni compagni d’avventura, mi affianca un concorrente a cui manca una gamba, e penso che tutto sommato il menisco che mi sono rotto un mese fa è una sciocchezza…!!! L’ora X arriva presto, puntuale alle 07.00 viene dato il via all’IRONMAN Austria 2010, vengo letteralmente trascinato dalla massa dei concorrenti in acqua, inizio a nuotare, si sgomita, si scalcia, è una battaglia…!!!! Riesco a trovare un “corridoio” in mezzo ad un gruppetto che tiene un buon ritmo…ora devo solo rilassarmi, prendere il mio ritmo, respirare e mantenere la rotta….la prima boa la prendo benissimo,come al solito quasi la centro….bene, vado bene, continuo con calma, arriva la seconda boa , inizia il ritorno, c’è più “spazio” ora devo prendere i riferimenti giusti a riva per imboccare il canale che porta all’uscita. Eccomi, ci sono, il canale, sento il frastuono della gente, tantissima, assiepata lungo le rive, tutti ti incitano, bellissimo, nel canale (circa 800 mt) il vortice provocato dalla scia dei nuotatori ti trascina, sento lo speaker, ci sono esco dall’acqua 1.20’ ottimo per me; ora capisco cosa era il galleggiante che vedevo al mio fianco,l’accompagnatrice legata alla concorrente non vedente !!! Bravissime, grandi, sono queste le cose che ti danno una marcia in più. T1, recupero la borsa, mi cambio, velocissimo (per i miei standard) in 4 minuti sono in sella al mio “Bucefalo”(il cavallo di Alessandro il Grande!!! ) , il nik name della mia bici , bene sciolgo le spalle, tra due ali di folla esco in strada, aspetto circa 15 minuti prima di iniziare a bere, il tempo di ottenere un equilibrio della circolazione sanguigna nella nuova posizione di gara. Prendo ritmo le gambe girano bene malgrado il poco training nell’ultimo mese dovuto all’infortunio, il percorso lo conosco avendo avuto modo di venirlo a provare una volta durante la preparazione, sono le 9 del mattino ma già la temperatura si fa sentire (30 °C), il sole scalda, bisogna bere, lo faccio ogni 15 min, mangio ogni 30 minuti un pezzo di barretta. L’organizzazione lungo il percorso è perfetta, ristori precisi e ben forniti, e la folla…è una festa per tutti , capisco perché in Italia queste gare sono impossibili da organizzare, manca decisamente la cultura dello sport…quello vero…!!! Si pedala bene , c’è abbastanza rispetto delle regole, vedo poco drafting , e i giudici passano continuamente, sventolano qualche cartellino giallo (6 min. di penalty box), supero egregiamente le asperità del percorso, riesco a girare ai primi 90 km in 2.30’ h a 35 km/h di media, molto bene, troppo bene…!!!! Comincia il secondo giro, mi sento bene, vuole dire che mi sto alimentando nel verso giusto, devo continuare così…. La calura aumenta, ed allora ci pensa madre natura a compensare con un temporale estivo decisamente violento,vento, tuoni, fulmini e tanta, ma tanta acqua…. Bisogna essere molto prudenti, la strada diventa scivolosissima, il vento di traverso ti fa sbandare, penso ai concorrenti con le ruote lenticolari…brutta scelta….!!!! Si soffre, ma non si molla….!!! In zona cambio, arrivo con un parziale di 5.34’, benissimo, e rispunta il sole,giusto giusto per la maratona, azz…. Scendo dalla bici, mi cambio rapido, 4’; ed ora viene la parte più dura per me, è un mese che non corro per il timore di aggravare la rottura del menisco, ci provo, le gambe girano, non sento particolare dolore, il mix adrenalina e trans agonistica funzionano….fino al 10 km !!!! Inevitabilmente l’acido lattico fa il suo “lavoro”, la gamba “danneggiata” inizia ad irrigidirsi, di conseguenza dopo pochi km anche l’altra gamba risente la fatica del correre “male”: ora inizia un’altra gara , metro dopo metro, ristoro dopo ristoro, tengo un’andatura da turista affaticato, penso solamente a tutti i sacrifici fatti, alle rinunce, agli allenamenti in qualsiasi condizione atmosferica, non si molla…mai..maiiiiii. Avanti, la folla continua ad incitare tutti, ti chiamano per nome, ti applaudono, meraviglioso ; passo in zona traguardo dove trovo gli amici, una gioia immensa, continuo rigenerato con il sorriso sulle labbra, il mo compagno di corsa, Kho malesiano, mi aiuta a ragionare ed io nel possibile provo ad aiutare lui, in una sorta di mutuo soccorso, incrocio più volte gli amici Italiani, ci incitiamo a vicenda….passa il tempo..ma passano anche i km…. Finalmente completiamo il secondo ed ultimo giro, 5 ore di pura sofferenza “felice”, che solo un triathleta può comprendere…la zona d’arrivo appare come un miraggio, in un’attimo ogni sofferenza, ogni fatica viene dimenticata, abbraccio la ragazza, gli amici, mi preparo ad entrare nell’arena, lo speaker chiama il mio nome, il pubblico applaude, la musica ti accompagna negli ultimi metri, capisco di avercela fatta….il nastro d’arrivo mi attende, sembra di volare….le emozioni sono indescrivibili…. Una ragazza mi mette la medaglia al collo…sembra un angelo…si sono in Paradiso..!!!! Sono un IRONMAN il sogno da anni si è avverato…tutto si può fare…volontà, sacrifici e pazienza sono ripagati da una felicità che ti pervade dentro, la soddisfazione personale è immensa…..

Cliccando su un oggetto o su un altro link nel sito web o Accetto, accetti di usare i cookie e altre tecnologie per l’elaborazione dei tuoi dati personali allo scopo di migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione compresa l’eventuale pubblicità di terzi. Ulteriori informazioni su come gestire le impostazioni sulla privacy le trovi al link "Privacy Preferences". maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi