E’ rientrato dalla Francia con orgoglio Davide Facca (nella foto), dopo aver portato a termine il durissimo Ironman di Embrun già affrontato in passato dai compagni di squadra Stefano Sambati e Francesco Della Fiorentina. Il suo risultato finale – 14h e 31”, 431. posto su 1200 iscritti (quasi 300 si sono ritirati per la fatica) – va sicuramente elogiato.
Facca, tesserato per il TriTeam Pordenone, ha raccontato così la sua gara: ”La frazione di nuoto (3,8 km) si è svolta in un clima surreale: 1200 concorrenti immersi nel buio delle 6 della mattina con 7 gradi. Salito in bici sono partito subito per una salita che mi ha portato in quota con una temperatura ancora molto rigida, che ha reso la prima ripida discesa molto difficoltosa. Dopo 90 km di saliscendi inizia il mitico Col d’Izoard (zona rocciosa descritta come un paesaggio lunare). Arrivato sul passo ho pensato che il peggio fosse finito; invece, dopo una lunga discesa, ho dovuto riprendere a salire per diversi colli: un frazione ”taglia gambe”, per un totale di 192 chilometri”.
Poi la maratona che Facca, pur stremato dalla fatica, è riuscito a portare a termine.
”E’ stata una gara vissuta in un’altalena di momenti fantastici ad altri duri, con una tensione continua che logora più mentalmente che fisicamente. Alla fine – racconta – ti senti consumato ma felice per aver concluso quello che è riconosciuto come uno degli iron più difficili al mondo”.
Per un triatleta tornato, ce ne sono due in procinto di partire. Si tratta di Daniele Sinosich ed Alessandro Valenti, che sabato 23 agosto prenderanno parte all’Ironman 70.3 di Budapest (1,9 km a nuoto, 90 in bici e 21,097 di corsa).
Il Triathlon Team è pronto a fare il tifo per loro.