«Un Ironman è molto più che una gara, ma un Ironman è anche l’uomo che vi partecipa, colui che varca i cancelli del cielo, se ci passa. L’Ironman è come un raggio di sole che squarcia le nuvole che nascondono la selva. L’Ironman è come un cavaliere della luce, deve migliorarsi, deve allenarsi, lottare con gli altri…e con se stesso» [Aldo Rock]
Sognavano questo momento da anni e si sono allenati duramente per realizzarlo, facendo sacrifici e non mollando mai. Tutto per sentire pronunciare quelle quattro semplici parole alla fine della gara: “You are an Ironman”.
I due triathleti del Triathlon Team Pezzutti Marco Badali e Stefano Orabona domenica scorsa hanno preso parte, infatti, all’evento che avevano segnato in rosso da molto tempo sul proprio calendario, uno degli appuntamenti più importanti della stagione: l’IRONMAN Austria, a Klagenfurt (Carinzia). Il primo Ironman in carriera per entrambi. Ogni anno a Klagenfurt si danno battaglia 3.000 atleti provenienti da oltre 60 nazioni, in un luogo che è stato definito l’ambiente perfetto per una gara di triathlon. Il percorso prevedeva 3,8 km a nuoto, 180 km in bicicletta e 42,2 km di corsa.
Partenza alle 7.00 nella splendida cornice del lago Wörthersee. Il percorso a nuoto qui è caratteristico poiché gli ultimi 1000 metri risalgono per un canale dove il pubblico assiepato sulle due sponde incita calorosamente i partecipanti. Badali si è trovato subito a proprio agio, scalando molte posizioni ed uscendo dall’acqua con il tempo di 1h 6′ 30”, mentre Orabona ha chiuso la frazione in 1h 14′ 35”, il crono che si era prefissato di fare.
La frazione di bike è nota per essere abbastanza veloce, ma presentava comunque difficoltà altimetriche degne di nota. Due giri da 90 km con i primi 30 con falsopiano scorrevole, per poi incontrare le due asperità più impegnative al 35° km e poco dopo il 60°, con il 10% di pendenza media.
Superata la seconda asperità c’era la parte più bella del giro, dove si poteva spingere in discesa. Al passaggio nei paesi e, soprattutto, lungo le salite più ripide, il pubblico era così caloroso che sembrava di essere al Tour de France.
In bicicletta Marco ha tenuto un buon ritmo, cercando di conservare energie per la maratona, mentre Stefano ha avuto un piccolo problema “tecnico” con il chip elettronico legato alla caviglia, perdendolo di fatto all’inizio della prova in bici (per questo motivo non possiamo fornire i suoi tempi nella 2a e 3a frazione). Marco ha portato a termine la frazione in 5h 27′ 32”.
La maratona finale è stata caratterizzata da un sostegno da parte del pubblico veramente eccezionale, che ha letteralmente spinto al traguardo gli atleti. Entrambi i portacolori del TriTeam hanno dovuto fare i conti con i crampi a causa del grande sforzo. Badali ha corso in 4h 15′ 43”.
Badali è arrivato al traguardo in 11h 1′ 22”, mentre Orabona ha completato il percorso in 12h 28′. Stanchi, ma felici.
Sono stati in tutto 252 gli #ITAFinisher, 239 uomini e 13 donne.
Le parole di Marco Badali a commento di questa bellissima esperienza: “L’emozione più grande la provi quando attraversi il corridoio finale tra le due ali di folla che applaudono e ti incitano, e lo speaker ti annuncia e ti urla YOU ARE AN IRONMAN! E poi ho avuto la possibilità di gareggiare spalla a spalla con «The legend» Alex Zanardi. Tutto ciò ti appaga della fatica e dello sforzo fatto, il resto ha poca importanza”.
Ed ecco le parole di Stefano Orabona dopo la gara: “Il calore della gente che urlava il mio nome e mi incitava, l’atmosfera che si respira in questo tipo di competizione e la mia testa dura che non mi ha mai abbandonato, mi hanno permesso di passare la finish line e sentirmi urlare «Stefano, you are an Ironman!». Il tempo finale è più alto rispetto a quanto mi aspettavo di fare, ma non importa. Solo ora realizzo quello che ho fatto, sono ciò che volevo essere. Sono un Ironman”.
Area Comunicazione Triathlon Team
By TRIATHLON TEAM – Associazione Sportiva Dilettantistica