Con l’arrivo del caldo, la stagione sportiva del Triathlon Team Cordenons entra nel vivo.
 Mentre Stefano Sambati ha centrato un grande risultato al Trial dell’isola d’Elba, il resto della squadra ha svolto un raduno collegiale per affinare la tecnica ciclistica. Il 1 maggio, poi, Christian Bucciol e Massimo Forniz saranno al Triathlon Sprint di Villafranca, vicino a Verona, e nell’occasione tornerà in gara dopo dieci anni il campione italiano di triathlon medio Walter Frittoli, neo acquisto del sodalizio cordenonese.
“Per motivi di lavoro – ha spiegato il pordenonese Frittoli, che è militare e ha fatto parte di diverse missioni in giro per il mondo – ho lasciato le competizioni, ma il triathlon è una passione che ti scorre nel sangue, e resistere a lungo al suo richiamo è impossibile. Ora ho una stagione piena a disposizione, e ho quindi deciso di rimettermi in gioco. In vista di Villafranca l’emozione, come anche l’adrenalina, è già a mille”.
Di tutto rispetto il curriculum sportivo di Frittoli, che si era avvicinato al nuoto e all’atletica già da piccolo. Nel 1989 è entrato a far parte della squadra nazionale dell’Esercito per rimanerci fino al 1997. Ha partecipato a moltissime gare sia nazionali che all’estero (come i Campionati mondiali militari e i Giochi mondiali militari), vincendo nel 1994 il titolo italiano di triathlon medio. Inoltre ha praticato il pentathlon militare, vincendo il campionato italiano nel 1999.
Quasi 200 i partecipanti all’Elbatrail di Marciana Marina, e come detto Stefano Sambati ha centrato un grande risultato, piazzandosi 29° assoluto e nono di categoria. Una bella performance utile per i prossimi Ironman che Stefano ha già in programma. Detto di Villafranca e del successivo triathlon di Caldaro (oltre a Bucciol e Forniz ci sarà allo start anche Nicola di Montegnacco), il resto della squadra ha pedalato lungo la pedemontana friulana in un collegiale per affinare la parte ciclistica del triathlon. A guidare il gruppo Alessandro Guerin, che ha portato i compagni sino a Tramonti e a Vito d’Asio. Partenza e arrivo a Vivaro (80 chilometri in tutto), dove Gelindo dei Magredi ha poi ristorato i triatleti.

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