22-09-2017

Alla vigilia si respirava un clima da grande evento: nell’aria si percepiva una tensione positiva, il brulicare di triatleti arrivati a Cervia da 74 nazioni si integrava con le attività quotidiane in riva all’Adriatico, ma era chiaro che a breve sarebbe successo qualcosa di storico. Poi l’esplosione, la grande festa: dall’emozione della partenza dei 2.500 concorrenti alle prime luci del giorno, all’arrivo del vincitore, fino al traguardo dell’ultimo concorrente alla mezzanotte.
Stiamo parlando del 1° storico Ironman full distance organizzato in Italia, l’IRONMAN Italy Emilia Romagna, evento che si è disputato domenica e a cui hanno preso parte anche “quattro moschettieri” del TriTeam di Pordenone: Antonio Arcudi, Giacomo Bruno, Davide Facca e Luca Scapol. Si sono allenati insieme nei mesi che hanno preceduto l’appuntamento di Cervia, hanno macinato chilometri in piscina e sulle strade, con levatacce all’alba per allenarsi prima di andare al lavoro, facendo sacrifici non da poco per arrivare preparati all’impegnativa gara che prevedeva 3,8 km a nuoto, 180 km in bicicletta e 42,2 km di corsa a piedi. Non sono distanze banali per chi deve conciliare allenamenti, lavoro, famiglia e altri impegni del quotidiano. Senza dimenticare acciacchi o lievi infortuni, che ti costringono a stringere sempre i denti. Bruno e Scapol, inoltre, affrontavano per la prima volta in carriera una gara di questo tipo.

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Alle 7.30 in punto, con un mare piatto e una temperatura esterna di 15°C, è scattata la prima edizione dell’Ironman made in Italy, con il “rolling start”: Giacomo, Davide e Luca sono partiti insieme, mentre Antonio si era inserito in una batteria più veloce, partita qualche minuto prima, essendo il più forte dei quattro nel nuoto. Per tutti la prima frazione è passata senza intoppi, il che ha permesso ai quattro di uscire dall’acqua senza un eccessivo dispendio di energie. Arcudi e Bruno in versione “motoscafo”: il pugliese ha nuotato in 50′, mentre il siciliano è uscito dall’acqua dopo 59′.

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A seguire i 180 km di bike in due giri nell’entroterra tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Nel percorso ciclistico sono Bruno e Facca a spingere di più, mantenendo una media di 35 km/h. Il punto più critico era il tratto da Forlimpopoli a Bertinoro, 5 km di salita con strappi fino all 8% di pendenza. Quando i due portacolori del TriTeam si trovavano a 40 km dalla fine della frazione, si è alzato un forte vento in corrispondenza del Parco delle Saline, un vero e proprio “muro” che ha rallentato i triatleti. Nonostante ciò Giacomo e Davide sono entrati insieme in zona cambio (5h 14′ circa il tempo di entrambi in bici). Arcudi e Scapol, invece, hanno fatto registrare lo stesso tempo di percorrenza, chiudendo la frazione in 5h 30′, tempo comunque di tutto rispetto.

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Bruno

Facca

Il percorso degli ultimi 42,2 km di corsa, completamente pianeggiante, si snodava attraverso i punti più caratteristici di Cervia e Milano Marittima, per un totale di 4 giri da 10 km. Purtroppo durante la maratona Davide Facca ha accusato alcuni problemi fisici che lo hanno costretto al ritiro. Bruno e Scapol hanno nella corsa il proprio punto di forza e infatti sono stati i più veloci, riuscendo a dosare bene lo sforzo e a restare sempre concentrari sull’obiettivo finale.

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I tre alfieri del Triathlon Team sono arrivati al traguardo posizionato sul lungomare di Cervia sotto le 10 ore e mezza, accolti dalla folla festante e dallo speaker della manifestazione, che ha pronunciato nel megafono le fatidiche parole: “Giacomo / Antonio / Luca del TriTeam Pordenone, you are an IRONMAN!”. L’unico dispiacere per loro è aver perso il quarto moschettiere, con cui hanno condiviso tanto in questi mesi, ma siamo sicuri che Davide Facca ci riproverà l’anno prossimo.

– Giacomo Bruno, tempo finale 10:10:41
– Antonio Arcudi, tempo finale 10:21:47
– Scapol, tempo finale 10:29:31

Un weekend indimenticabile per i nostri triatleti e rispettive mogli/parenti che li hanno accompagni in questo bellissimo viaggio, che, ne siamo sicuri, ricorderanno per tutta la vita.
Il racconto dell’Ironman di Cervia non si conclude qui. Nelle prossime ore vi parleremo di altri due protagonisti, due uomini speciali, che hanno dimostrato ancora una volta che la forza di volontà e la passione per questa fantastica disciplina possono far superare qualsiasi barriera, limite o handicap fisico.
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Area Comunicazione Triathlon Team

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