La_Provincia_di_ComoOggi condividiamo questo recente articolo pubblicato su La Provincia di Como che racconta la storia del triathleta Alberto Ceriani. Milanese, 47 anni, sposato, due figlie, non vedente dal 1996 a causa di una rarissima malattia genetica ereditaria, la sindrome di Leber. La sua passione è lo sport, a cui non rinuncerebbe per nulla al mondo. Non solo la corsa, ma anche il nuoto e la bicicletta. Tre discipline riunite nel thriathlon, specialità che da anni pratica partecipando a competizioni europee e mondiali. Un esempio di caparbietà e voglia di ricominciare di una persona che, nello sport, ha trovato la capacità di affrontare una nuova fase della vita.
“Ho sempre praticato sport anche a buon livello – racconta Alberto – Da ragazzino era un modo per mantenermi in forma e per imparare alcuni valori della vita. Ma da quando sono diventato cieco l’attività agonistica riveste un ruolo fondamentale della mia vita perché mi dà la possibilità di conoscere altre persone, di integrarmi e di stare con gli altri. Avevo sempre seguito il triathlon, sognando di praticarlo un giorno, il massimo sarebbe stato partecipare a un Ironman. Guardavo in televisione questi eventi, mi sembravano dei super atleti. Ho realizzato il mio desiderio da non vedente con l’aiuto di Claudio Pellegri, che mi ha dato questa possibilità”.
Pellegri, cinquantottenne di Capiago Intimiano, da quel giorno è diventato la sua inseparabile guida sportiva, anche se non è l’unico ad accompagnarlo nelle sue attività sportive. Nel 2006 i due hanno preso parte a due Ironman, a Klagenfurt e al Mondiale di Ironman a Kona, stabilendo un record: Alberto è stato il primo non vedente al mondo a portare a termine la mitica gara che si svolge alle Hawaii, patria del triathlon. Negli anni seguono altre vittorie in campionati europei e mondiali di triathlon per disabili, dedicandosi al paratriathlon su distanza olimpica e distanza sprint.
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L’anno scorso a giugno, però, Ceriani è tornato a cimentarsi con le lunghe distanze. Ha partecipato, infatti, alla prima edizione del ChallengeVenice, gara di triathlon full distance (3.8km nuoto, 180km bici, 42,195km corsa). “In quell’occasione – spiega Alberto – la mia guida era Stefano Sambati, un altro amico che ho conosciuto grazie al sito webwww.disabilincorsa.com, lo stesso portale che mi ha permesso di incontrare Claudio Pellegri molti anni fa. È un servizio utilissimo per le persone con disabilità, a livello nazionale, perché ci permette di trovare uomini e donne disponibili a farci da guida, che dedicano il loro tempo per permetterci di praticare sport. Se voglio fare sport, infatti, devo fidarmi completamente della mia guida, con cui si instaura un rapporto di amicizia”.
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Nonostante viva in Lombardia, Sambati fa parte del Triathlon Team di Pordenone da molti anni. “Quest’anno non abbiamo ancora gareggiato insieme – racconta Stefano – perché preferiamo concentrarci su lunghi allenamenti in bicicletta, con il nostro tandem. Quando siamo in sella parliamo di tutto, lavoro, famiglia, sport, e alla fine andiamo a mangiare insieme, siamo amici. Per me Alberto è anche un esempio, uno stimolo a tenermi in forma, voglio essere sempre all’altezza, e purtroppo ultimamente il lavoro mi ha impedito di dedicarmi come vorrei al triathlon”.
Il prossimo obiettivo della coppia è l’Ironman di Cervia del prossimo 23 settembre, il 1° storico Ironman che si disputa in Italia.
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Area Comunicazione Triathlon Team

By TRIATHLON TEAM – Associazione Sportiva Dilettantistica

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