Raffaele Piccinonno (nella foto delle premiazioni) non si ferma più. Ai Campionati italiani di Triathlon sprint che si sono disputati a Milano, il portacolori del Triathlon Team ha chiuso al 13. posto Assoluto togliendosi però la grande soddisfazione di essere il primo nella propria fascia d’età.
Quella in Lombardia era la sua prima gara ”rank’…’ della stagione, pertanto ha dovuto confrontarsi con diversi avversari di fascia élite. Buone, complessivamente, le sue frazioni: nel nuoto ha collezionato il 15. tempo in 11’08”, in bici l’8. in 27’19”, mentre nella 5 chilometri di corsa è giunto 19. in 16’49”.
”Adesso aspettiamo di vedere i punti che porterà questa gara. Domenica – afferma Picci – gareggerò a Lovadina per la seconda rank, che farà rientrare nella graduatoria stagionale. A Milano onestamente meglio di così era difficile fare: infatti sono soddisfatto della prestazione, la migliore di quest’anno ma penso anche del 2013. Tirando le somme delle gare sin qui disputate, nel nuoto sono migliorato ma comunque perdo quei 30/40”, che nel triathlon di alto livello sono tanti e difficili da recuperare. La bici ormai è super competitiva, tanto da riuscire ad andare via da solo: bisogna testarla sui 40 chilometri. La corsa migliora di gara in gara”.
Quella in Lombardia era la sua prima gara ”rank’…’ della stagione, pertanto ha dovuto confrontarsi con diversi avversari di fascia élite. Buone, complessivamente, le sue frazioni: nel nuoto ha collezionato il 15. tempo in 11’08”, in bici l’8. in 27’19”, mentre nella 5 chilometri di corsa è giunto 19. in 16’49”.
”Adesso aspettiamo di vedere i punti che porterà questa gara. Domenica – afferma Picci – gareggerò a Lovadina per la seconda rank, che farà rientrare nella graduatoria stagionale. A Milano onestamente meglio di così era difficile fare: infatti sono soddisfatto della prestazione, la migliore di quest’anno ma penso anche del 2013. Tirando le somme delle gare sin qui disputate, nel nuoto sono migliorato ma comunque perdo quei 30/40”, che nel triathlon di alto livello sono tanti e difficili da recuperare. La bici ormai è super competitiva, tanto da riuscire ad andare via da solo: bisogna testarla sui 40 chilometri. La corsa migliora di gara in gara”.
Matteo Boz (nella foto in bicicletta) è rientrato più che soddisfatto dall’Ironman di Lanzarote. Nelle Canarie è 329. di categoria in 14h 30’07” (1h 16’29” nei 3,8 km di nuoto, 7h 31’49” in bici sulla distanza dei 180 chilometri, 5h 16’35” nella maratona di 42,195 km) su ben 2 mila concorrenti. ”Ho visto tanti ritirarsi, il caldo può fare brutti scherzi. Qualcuno – il suo racconto – è persino svenuto. Non ho voluto guardare, non volevo abbattermi. Mi hanno aiutato i pensieri degli amici, mentre i chilometri passavano. Un leggero dolore al piede mi ha costretto a corre 2 degli ultimi 7 km scalzo. Ho attraversato il traguardo abbracciato a mia moglie; poi urlando ho liberato tutti i miei fantasmi ormai sconfitti”.
