Matteo Boz per il prossimo anno punta a disputare per bene un triathlon olimpico, mentre nella stagione appena passata ha ricevuto ottime sensazioni soprattutto dalla frazione in bici (ha partecipato pure alla Gran fondo di Pordenone) oltre che dalla corsa, dove ha abbassato il suo limite sulla mezza maratona a 1 ora e 41′ minuti. Record personale anche per l’uomo di ferro Stefano Sambati, che nel giro di un mese e mezzo è riuscito a completare ben due triathlon Ironman, ovvero quello con le distanze più lunghe (3,8 chilometri a nuoto, 180 chilometri in bicicletta e 42 chilometri di corsa): lo ha fatto oltralpe all’Ironfrance e in Spagna all’Ironcat. La stagione di Nicola di Montegnacco è stata davvero speciale, visto che a Caldaro ha fatto il suo esordio assoluto nella distanza olimpica. “Ero molto curioso di misurarmi su questa prova – racconta -: riuscire a superare le difficoltà del nuoto in acque libere, gestire la fatica nelle salite e sentirmi capace di portare a termine in maniera sana questa sfida personale sono stati motivi di grande soddisfazione”. Il citato Adam Leigland per questa stagione, lasciato temporaneamente il triathlon, si è focalizzato sulla mountain bike, laureandosi campione europeo delle forze armate Usa presenti sul Vecchio continente. Stagione breve ma intensa per Alessandro Guerin, un altro esponente della ‘tribù degli infortunati’. In terra d’Austria ha centrato i risultati migliori, concludendo a luglio anche il suo primo Ironman, a Klagenfurt, stringendo i denti e arrivando al traguardo con una grande forza di volontà. Dall’altra parte del mondo, invece, Andrea Toscani ha chiuso a Cayoba (Brasile) all’ottavo posto assoluto la Thunder race (corsa del tuono), dietro a campioni brasiliani del calibro di Mannocchio e Ribeiro. “Sono arrivato anche secondo della mia categoria – spiega Toscani, già due volte ‘convocato’ per l’Ironman di Kona in carriera – e per poco non prendevo l’atleta che ha vinto. Chiudere entro i primi dieci assoluti questo triathlon, poco dietro a campioni come Ribeiro che ha concluso diverse volte Kona, mi ha spronato per le successive gare stagionali”. Nel mirino il ritorno all’isola hawaiana, dove si tiene l’unico e originale campionato del mondo di Ironman, e per far questo Toscani si sta allenando anche ora che qui in Europa è inverno ma in Brasile le temperature sono decisamente più miti. Lungo il 2010 nel suo album anche la partecipazione all’Ironman dello Utah e l’entrata nella hall of fame della Fitri.

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