L’emozione alla vigilia era fortissima per una gara che stavo preparando mentalmente da quasi un anno. 12 mesi sembrano un’infinità ma volano quando l’obiettivo è così significativo.
Rispetto a tutte le altre precedenti competizioni, questa volta mi sentivo tranquilla, e questa mancanza di irrequietezza mi preoccupava. Non sentivo la tensione, non sentivo le farfalle nello stomaco.
Il giorno della gara è arrivato, la sveglia alle 4 di notte, la sistemazione della bici in zona cambio, e continuavo ad essere tranquilla. Poi è sorta l’alba sull’oceano: quello splendido spettacolo mi ha rapita e anche la frazione di gara che solitamente mi è più ostica, non mi faceva più così paura.
Tutto continuava a essere stranamente troppo tranquillo.
Finalmente alle 8.00 hanno dato il via alla competizione per la mia categoria e per la prima volta non mi sono sentita “un pesce fuor d’acqua”. Concentrata sui movimenti mi ripetevo come un mantra i consigli natatori di mio marito, e la prima frazione è volata via. 35 minuti per fare 1,9 k nell’oceano. Per me una soddisfazione.
Eccoci alla bici e come di consueto ho recuperato diverse posizioni, nonostante non abbia spinto al massimo per evitare di spendere tutte le mie energie a combattere contro il vento contrario che si faceva sentire in diversi tratti del percorso, e per precauzione, dopo la caduta di qualche giorno prima in allenamento. Comunque contenta dei 90k chiusi in 2h e 46.
Nella corsa sono riuscita a fare la differenza su un percorso che presentava un’insidiosa salita da affrontare 4 volte e diversi cambi di direzione. Ho tirato fuori tutte le mie energie, anche quelle che avevo risparmiato in bici, e ho guadagnato 18 posizioni, chiudendo la gara sotto le 5ore (4 ore e 58 minuti) riconfermandomi 5 di categoria e 77 donna al mondo.
Ovviamente un grazie a tutti: a mio marito per i suggerimenti nel nuoto, al mio coach Daniel Fontana (anche lui in gara concludendo con un ottimo 19o posto), al direttivo e a tutta la squadra per il sostegno e infine ai supporters “in loco” (i miei figli Matteo e Davide insieme ad Antonio Bacci) che hanno sapientemente fatto un tifo strepitoso nel punto più difficile del tracciato di corsa.
Piena soddisfazione per la gara perché le premesse non erano delle più semplici: un viaggio intercontinentale, un fuso orario significativo e un’alimentazione diversa da assimilare, un’ambientazione differente (nuoto nell’oceano e percorso ciclistico spesso “sporco” dai residui del “Bush” australiano), una caduta rovinosa alla vigilia della gara, una zona di transizione lunga e complicata, un maggior numero di concorrenti (circa 3000 quest’anno contro i 2400 del 2015): insomma tutto sembrava più ostico e difficile, ma per me è arrivata una conferma.
Ora finalmente un po’ di riposo, rimandando le riprese degli allenamenti al rientro in Italia.

l’emozione alla vigilia era fortissima per una gara che stavo preparando mentalmente da quasi un anno. 12 mesi sembrano un’infinità ma volano quando l’obiettivo è così significativo.
Rispetto a tutte le altre precedenti competizioni, questa volta mi sentivo tranquilla, e questa mancanza di irrequietezza mi preoccupava. Non sentivo la tensione, non sentivo le farfalle nello stomaco. Il giorno della gara è arrivato, la sveglia alle 4 di notte, la sistemazione della bici in zona cambio, e continuavo ad essere tranquilla. Poi è sorta l’alba sull’oceano: quello splendido spettacolo mi ha rapita e anche la frazione di gara che solitamente mi è più ostica, non mi faceva più così paura. Tutto continuava a essere stranamente troppo tranquillo.Finalmente alle 8.00 hanno dato il via alla competizione per la mia categoria e per la prima volta non mi sono sentita “un pesce fuor d’acqua”. Concentrata sui movimenti mi ripetevo come un mantra i consigli natatori di mio marito, e la prima frazione è volata via. 35 minuti per fare 1,9 k nell’oceano. Per me una soddisfazione.Eccoci alla bici e come di consueto ho recuperato diverse posizioni, nonostante non abbia spinto al massimo per evitare di spendere tutte le mie energie a combattere contro il vento contrario che si faceva sentire in diversi tratti del percorso, e per precauzione, dopo la caduta di qualche giorno prima in allenamento. Comunque contenta dei 90k chiusi in 2h e 46. Nella corsa sono riuscita a fare la differenza su un percorso che presentava un’insidiosa salita da affrontare 4 volte e diversi cambi di direzione. Ho tirato fuori tutte le mie energie, anche quelle che avevo risparmiato in bici, e ho guadagnato 18 posizioni, chiudendo la gara sotto le 5ore (4 ore e 58 minuti) riconfermandomi 5 di categoria e 77 donna al mondo.Ovviamente un grazie a tutti: a mio marito per i suggerimenti nel nuoto, al mio coach Daniel Fontana (anche lui in gara concludendo con un ottimo 19o posto), al direttivo e a tutta la squadra per il sostegno e infine ai supporters “in loco” (i miei figli Matteo e Davide insieme ad Antonio Bacci) che hanno sapientemente fatto un tifo strepitoso nel punto più difficile del tracciato di corsa.

IMG-20160905-WA0003

Piena soddisfazione per la gara perché le premesse non erano delle più semplici: un viaggio intercontinentale, un fuso orario significativo e un’alimentazione diversa da assimilare, un’ambientazione differente (nuoto nell’oceano e percorso ciclistico spesso “sporco” dai residui del “Bush” australiano), una caduta rovinosa alla vigilia della gara, una zona di transizione lunga e complicata, un maggior numero di concorrenti (circa 3000 quest’anno contro i 2400 del 2015): insomma tutto sembrava più ostico e difficile, ma per me è arrivata una conferma.
Ora finalmente un po’ di riposo, rimandando le riprese degli allenamenti al rientro in Italia.

Elisabetta Villa

Cliccando su un oggetto o su un altro link nel sito web o Accetto, accetti di usare i cookie e altre tecnologie per l’elaborazione dei tuoi dati personali allo scopo di migliorare e personalizzare la tua esperienza di navigazione compresa l’eventuale pubblicità di terzi. Ulteriori informazioni su come gestire le impostazioni sulla privacy le trovi al link "Privacy Preferences". maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi